Il 9 dicembre 2019 si è tenuta la serata di presentazione del progetto Timavo House. Studio aRB assieme al team di professionisti che ha realizzato il progetto ha presentato il lavoro svolto illustrando l’idea che ha ispirato l’intervento.

L’idea di progetto consiste nel completare la forma dell’esistente in modo da definire un dialogo e una connessione con la realtà urbana circostante che presenta caratteristiche di forte riconoscibilità ma di coerenza incompleta Sono questi caratteri emblematici del contesto: aspetti materici, di colore e d’immagine, che portano al fatto costruito. Partendo dai caratteri dell’edificio esistente, tipici dell’architettura milanese degli anni ’50, il progetto trasforma l’organismo edilizio mediante un insieme sistematico di scelte che portano ad un linguaggio in grado di far dialogare l’architettura con il contesto secondo il principio della coerenza: la qualità estetica e il corretto inserimento paesistico nel contesto vengono così rispettati e sviluppati.

Le sistemazioni esterne costituiscono una risorsa fondamentale, per aumentare la qualità paesaggistico-ambientale dell’insieme degli spazi aperti della città; pertanto in progetto vengono mantenute le aree verdi esistenti quale elemento di relazione con i caratteri degli spazi aperti circostanti.

Nei prospetti l’intervento riordina il disegno di facciata dell’edificio esistente, attraverso la scansione ritmica delle aperture che si alternano alle superfici piene e agli aggetti dei balconi e delle logge. Un’altra scelta decisa, che caratterizza l’intervento, è stata quella di mantenere l’elemento di coronamento esistente come segno che divide i piani esistenti da quelli di nuova costruzione; tale elemento viene integrato al disegno volumetrico diventando decoro stesso delle facciate oltre che memoria dell’esistente. Il principio della riconoscibilità della stratificazione degli interventi si conferma anche nella scelta dei materiali di rivestimento in pannelli di pietra acrilica lisci per i piani esistenti e texturizzati per le parti nuove in tonalità neutre nella scala cromatica dei beige-bianchi, colori della tradizione.

La struttura è costituita da colonne in acciaio che poggiano sul terreno mediante plinti, che reggono le travi reticolari in acciaio poste in corrispondenza della quota del solaio di copertura. Il progetto in questo modo trasforma un importante limite costruttivo e normativo, in opportunità progettuale, capace di conferire all’intervento una matrice architettonica riconoscibile, della porzione oggetto d’intervento, unita alla riqualificazione architettonica della porzione di edificio strutturalmente separata, per dare origine ad un nuovo manufatto fisico che al contempo garantisce la qualità dell’eredità storica.

La volontà di trovare una forma urbana contemporanea del costruito attraverso la ricerca e l’utilizzo di materiali e soluzioni innovative ha caratterizzato anche lo studio delle scelte tecnologiche ed impiantistiche ad alta efficienza. Sono state inoltre scelte le soluzioni maggiormente performanti in termini di efficienza energetica e comfort interno.